Domenica 8 Marzo-ore 18.30- Presentazione del libro “ASSENZE-frammenti”
Posted in Uncategorized on marzo 5, 2009 by ignudaveritas Caffè letterario
IN-CENSURATI
ENO’ Wine Bar, via Roma 4
Domenica 8 Marzo ore 18:30
Presentazione del libro
“Assenze – frammenti ”
Ospite l’autore Giuseppe Mazzarino
Presentazione a cura di Angela Ferilli
“Assenze. Frammenti 1972/1975”, Cressati editore, Taranto, 2008.
L’ultimo libro di Giueppe Mazzarino, giornalista e scrittore tarantino,
è un libro di frammenti, versi e prosa lirica che si riallaccia
idealmente, come una sorta di prosecuzione, per quanto disgregata,
a “Ieri, 29 settembre. Gli anni del liceo Archita come un album
di Lucio Battisti” (Scorpione editrice, Taranto, 2007),
il “romanzo” sugli anni liceali che narra le gesta picaresche
di una combriccola di otto amici che si incontrano, perfetti sconosciuti,
in un’aula di primo liceo e diventano, attraverso vari riti di passaggio
esami di maturità inclusi, amici per la vita.
In un certo senso, “Assenze” comincia dove il romanzo finisce:
dopo gli esami di maturità dell’autore, cioè, e dopo l’ultima estate
totalmente libera ed irresponsabile, quella dopo la maturità….
Non a caso, i due volumi saranno presentati insieme, con la complicità
di Angela Ferilli e del suo video “Come un album di Lucio Battisti”,
ispirato proprio alle situazioni di quei testi….
I frammenti riuniti in “Assenze” costituiscono una sorta di diario
immaginario che si snoda fra Taranto, Perugia e Roma, luoghi fisici
e metafisici insieme: la città natale, ormai però estranea dopo la
maturità: la prima sede universitaria, col suo spaesamento; la nuova
città universitaria, con le speranze professionali della precocemente
intrapresa avventura giornalistica a far da contraltare alla solitudine.
Sono frammenti grigi, in cui dominano l’angoscia el’assenza;
una specie di campionario di quei momenti terribili dei quali
è spesso ricca l’adolescenza, che in quel caso si sente
prematuramente adulta e “vecchia”.
di Angela Ferilli e del suo video “Come un album di Lucio Battisti”,
ispirato proprio alle situazioni di quei testi….
I frammenti riuniti in “Assenze” costituiscono una sorta di diario
immaginario che si snoda fra Taranto, Perugia e Roma, luoghi fisici
e metafisici insieme: la città natale, ormai però estranea dopo la
maturità: la prima sede universitaria, col suo spaesamento; la nuova
città universitaria, con le speranze professionali della precocemente
intrapresa avventura giornalistica a far da contraltare alla solitudine.
Sono frammenti grigi, in cui dominano l’angoscia el’assenza;
una specie di campionario di quei momenti terribili dei quali
è spesso ricca l’adolescenza, che in quel caso si sente
prematuramente adulta e “vecchia”.
Giuseppe Mazzarino, giornalista e scrittore, è nato a Taranto
e vive fra Taranto e Roma, dove è stato per venticinque anni
il cronista parlamentare di punta della Gazzetta del Mezzogiorno.
Chiusa la redazione romana di quel quotidiano, e deportato
in Puglia, ne cura ora le pagine di cultura dell’edizione tarantina.
Ha ricoperto e ricopre svariati incarichi negli organismi di categoria
del giornalismo (è stato tra l’altro vicepresidente dei corrispondenti
dei quotidiani italiani da Roma, consigliere nazionale dell’Unione
della Stampa cattolica e dell’Ordine dei Giornalisti; è presidente
dei revisori dei conti della Federazione Nazionale della Stampa,
vicepresidente dell’Associazione della Stampa di Puglia e componente
del Comitato di Redazione della Gazzetta del Mezzogiorno) ed è autore
di opere di divulgazione storica e scientifica, di un manuale-dizionario
di giornalismo politico, di una storia delle comunicazioni e del giornalismo,
di romanzi, racconti e poesie… a latere della prevalente attività
di giornalista politico, si è sempre occupato di arte e letteratura;
esperto in particolar modo di Avanguardie storiche e Futurismo,
ha pubblicato articoli, saggi, opuscoli e libri sull’argomento,
ed ha fatto parte del comitato scientifico di importanti mostre,
collaborando ai relativi cataloghi.
Ha pubblicato anche saggi di storia della gastronomia.
Durante la serata gli attori della compagnia teatrale “Pagine Verticali”
leggeranno dei brani tratti dai libri presentati.
Nei locali dell’Enò Wine Bar, in occasione dell’incontro letterario,
saranno inoltre esposti i quadri dell’artista tarantino Luciano Greco.
-Ingresso libero –
consumazione obbligatoria
Domenica 1 Marzo ore 18:30 -Dal Premio Taranto al Gruppo Taranto- Lotte ambientali e culturali dal dopoguerra ad oggi
Posted in Uncategorized with tags giuseppe de simone; luciano greco; trash art;, premio taranto; gruppo taranto; altamarea; aldo perrone; genny sapio; enza gigante; caffè letterario; ambiente; ecologia, Taranto on febbraio 25, 2009 by ignudaveritas-Dal Premio Taranto al Gruppo Taranto-
Lotte ambientali e culturali dal dopoguerra ad oggi
Ospiti dell’incontro:
Aldo Perrone (Gruppo Taranto)
Genny Sapio (presidente Pro Loco Marciana)
Avv. Enza Gigante
Serena Cesaria ( movimento AltaMarea)
Tra il 1949 ed il 1952 si svolge a Taranto il premio del Mare: il Premio Taranto.
L’organizza il Circolo di cultura (con l’aiuto della Voce del Popolo);
anima del Premio, il giovane Antonio Rizzo, che dirigeva il giornale dei tarantini.
Negli anni Sessanta il giovane Aldo Perrone conosce Rizzo. Nasce un’amicizia
e un sodalizio di cultura e di impegno per attività che oggi si dicono ecologiche.
Il primo libro di Perrone fu proprio il racconto del Premio Taranto:
Storia del Premio Taranto, (“Fu il più bel premio d’Italia”. -Giuseppe Ungaretti-),
Edizioni del Gruppo Taranto, 1992.
La storia del bellissimo premio del mare, svoltosi tra il 1948 ed il 1952,
di letteratura e pittura, raccontata con dovizia di particolari.
L’impresa che offrì all’ Italia il nome e l’arte di Brignetti, Gadda, Pasolini, Sereni,
Caproni e tanti altri, nelle loro pagine di mare, e per primo portò centinaia di pittori,
da Savinio a Birolli, da Casorati a Pirandello, da Meloni a Cassinari in Puglia,
per quella Mostra che dalla stampa e dalla cultura nazionale fu paragonata
alla Biennale di Venezia.
Perrone, Preside di una scuola superiore della nostra città, ha scritto saggi,
romanzi, poesie. Ha collaborato e collabora a vari quotidiani e ad importanti
riviste di cultura. Gli sono stati assegnati importanti riconoscimenti:
Premio speciale, “Premio La cultura del mare”,
“Premio speciale al Premio Ori di Taranto”,
Primo premio per la poesia, al Premio “Insula romana”.
Fra i suoi scritti vanno ricordati
Il 1950, premi ed esplorazioni nell’Italia del dopoguerra
Con Luigi Paolo Finizio, Elena Pontiggia e Claudio Marabini),
Il mondo di Raffaele Carrieri, Silvana Editoriale, Milano.
E’ stata pubblicata, dall’editore Piero Manni, una completa monografia
di Aldo Perrone, su Brignetti. Il lavoro di Perrone trova prestigiosi estimatori,
da Gaspare Barbiellini-Amidei a Claudio Marabini, da Michele Prisco
a Manrico Murzi, da Emerico Giachery ad Alberto Cappi ed altri.
Nel corso della serata saranno esposte le opere di Trash Art
degli artisti tarantini Giuseppe De Simone e Luciano Greco.
-Ingresso libero –
consumazione obbligatoria
Domenica 22 Febbraio ore 18.30 Presentazione del libro “Piccoli Omicidi del Cazzo” di Walter Spennato
Posted in Uncategorized with tags caffè letterario, laurina paperina, libri, piccoli omicidi del cazzo, roberta fiordiponti, walter spennato on febbraio 17, 2009 by ignudaveritasCaffè Lettarario
IN-CENSURATI
ENO’ wine bar , via Roma 4
Ospite del caffè letterario sarà lo scrittore
Walter Spennato autore del libro
“Piccoli Omicidi del CAZZO”
“Estrasse il dente sano, anziché quello malato. Estrassi la pistola,
anziché il portafoglio”.
E’ una delle tante provocazioni di Piccoli
omicidi del cazzo, libro scritto da Walter Spennato
e pubblicato da Besa editrice ,volumetto agile e “da leggere in un’unica soluzione,
come farmaco liberatorio e purificante“, consiglia Augusto Cavalera
che è autore della postfazione.Si tratta di una serie di short stories che,
prendendo spunto da scene di ordinaria follia metropolitana (o necropolitana),
sfociano nei classici omicidi dovuti a “futili motivi”:
vicini di casa chiassosi, mogli infedeli, vigili urbani troppo attenti,
arbitri inopportuni, e i classici intrusi domestici come venditori di
aspirapolvere e testimoni di Geova.
Spennato racconta infatti episodi di vita quotidiana, familiare o di coppia,
ma giunge anche ad affrontare temi d’attualità politica:
“Gli sparai perché aveva l’immunità parlamentare.
Ma morì lo stesso!”. O ancora l’annosa questione meridionale:
“L’ho spedito dalla Padania all’Inferno in un attimo.
Ora è lui a non avere il permesso di soggiorno”.
La morte come semplice conseguenza della vita, una vita però grottesca,
una farsa, colta nel suo aspetto più irrazionale.
“Ha smesso di essere precaria. Ora che l’ho uccisa
è morta a tempo indeterminato” Il ragionamento fila.
Anzi, di più: la logica ferrea che guida l’assassino impenitente,
per quanto paradossale, riesce a far apparire la morte sopraggiunta
della vittima di turno come l’ovvia conseguenza di azioni sconsiderate,
come un favore fatto alla vittima o addirittura come un atto di giustizia.
E di fronte alla ovvietà con cui è illustrato il legame di causa-effetto,
non può che scattare un sorriso carico di sorpresa.
La formula è la stessa del precedente libro di Spennato, “SexNoir”:
storie brevi – ora diventate brevissime – sospese tra l’assurdo e l’inverosimile.
L’irriverenza di Spennato viene esaltata dalla matita pungente di Laurina Paperina,
giovane fumettista alternativa, ma con importanti esperienze internazionali alle spalle.
Le mini-storie e i disegni di Piccoli omicidi del cazzo ricordano e ripercorrono lo stile
di alcuni cartoni animati americani, dal meta-cartoon Grattachecca e Fichetto
(inserito nella serie de I Simpson) a South Park. Il filone apparentemente
demenziale e no-sense, in realtà descrive satiricamente le più semplici
dinamiche umane, fatte di istinto e morte.
69 storie brevi in forma di proiettili letterari, dove i disegni di Laurina Paperina,
ispirati ad alcuni racconti, sono le divertenti ferite che continuano a sanguinare
nella memoria remota del lettore. E a chi accusa Spennato di un eccessivo gusto
per lo splatter e di assurde derive giustizialiste, risponde l’attrice Anna Mazzamauro
autrice della prefazione.
“Walter è innocente” scrive, ma “innocente come lo è il fanciulletto che per curiosità
strappa le braccine a una formica o cava gli occhi a un merlo”, si affretta a specificare.
Walter Spennato è un geometra mancato, un ragioniere senza ragione, a ragione un paramedico, un biologo da un solo esame, un sociologo con dottorato, uno che se lo paghi ti spara!
Cambiando l’ordine degli addendi, il risultato non cambia.
Tra le pubblicazioni letterarie: SexNoir, Il Raggio Verde, Lecce (2006).
Tra le pubblicazioni scientifiche: Il Patto territoriale del Sistema Murgiano, in F. Piselli e F. Ramella, Patti sociali per lo sviluppo, Donzelli, Roma (2008).
Nel corso della serata l’attrice Roberta Fiordiponti leggerà alcuni brani
tratti dal libro di Spennato, accompagnata dal violino di Francesco Greco.
– Ingresso libero –
Posti a sedere consumazione obbligatoria
Per prenotazioni ed info in-censurati@katamail.com
Organizzazione Alessandro Marti
Direzione Artistica Roberta Fiordiponti
Domenica 15 Febbraio 2009-“STRALUNE” Romanzo di Antonio Errico
Posted in Uncategorized with tags antonio errico, caffè letterario, edizioni manni, libri, romanzo, stralune on febbraio 10, 2009 by ignudaveritas Caffè letterario
IN-CENSURATI
ENO’ WINE BAR via Roma 4
Domenica 15 Febbraio 2009
Ospite del caffè letterario sarà lo scrittore salentino
Antonio Errico autore del romanzo “STRALUNE”
Introduzione a cura di Erminia Daeder
Stralune è un romanzo visionario, empatico, carico di tensione,
che racconta l’eterna storia dell’uomo e della sua condanna
alla solitudine, al ricordo, alla paura di quello che non si conosce.
Il tutto con una prosa serrata e incalzante che ha l’andamento
della poesia. Un romanzo con il linguaggio di un poema.
Un poema che ha le storie e i personaggi di un romanzo.
E’ la storia di un disertore che ritorna nella notte, di una
memoria che diventa corpo, diventa voce di madre,
di figlia, di amante, di padre, di sè.
Sullo sfondo del tempo c’è una guerra.
Sul fondo della coscienza un ricordo.
Mentre un’ombra richiama, frastorna, appare e scompare,
protegge. E’ un enigma, una verità, una menzogna,
una passione, un delirio, un destino.
Così il racconto attraversa l’esistenza, si rispecchia
con il passato misterioso.
Antonio Errico, è nato nel’59 a Sannicola di Lecce,
dove vive.
Lavora come dirigente scolastico. Ha pubblicato:
Tra il meraviglioso e il quotidiano, Favolerie,
Il racconto infinito in Conversazione con Luigi Malerba,
Elogio della finzione, Fabbricanti di sapere, Metodi e miti dell’arte di insegnare,
Angeli regolari, L’ultima caccia di Federico Re e Finibusterrae.
Collabora a “Nuovo Quotidiano di Puglia” e a riviste letterarie e scolastiche.
Durante la serata saranno esposti nei locali
dell’Enò Wine Bar le opere pittoriche
dell’artista Cinzia Albano
– Ingresso libero –
Posti a sedere consumazione obbligatoria
Per prenotazioni ed info in-censurati@katamail.com
Domenica 8 Febbraio 2009- Presentazione del romanzo noir “IL SESTO” di Stefano Delacroix
Posted in Uncategorized with tags Aldo Perrone, caffè letterario incensurati, incontri letterari, libri, lupo editore, michelangelo zizzi, romanzi noir, stefano delacroix on febbraio 3, 2009 by ignudaveritasCaffè letterario IN-CENSURATI
all’Enò Wine Bar, via Roma 4
Domenica 8 Febbraio ore 18,30
Presentazione del libro “IL SESTO” ed altri racconti psycotropic noir di Stefano Delacroix
Ospite del caffè letterario sarà:
l’autore Stefano Delacroix
Introduzione a cura di Aldo Perrone
Note critiche di Michelangelo Zizzi
Stefano Delacroix nasce a Taranto nell’agosto ’66,
da genitori leccesi. Dopo la militanza tra le band giovanili,
scoperto da Maurizio Montanari, approda alla corte di Mimmo Locasciulli,
pubblicando tra il ’94 e il ’97 i primi due album da solista,
Ribelli e La legge non vale (entrambi per Ed. Hobo e distribuzione Sony Music).
Delacroix ha già esordito nella letteratura nel 2007, con due romanzi,
“La memoria del mare” (ed. La Riflessione) e “Peristalsi” (ed. Il Foglio),
ma con la raccolta di racconti “Il Sesto”, lo scrittore tarantino esordisce nel
genere del noir psicologico o “psicotropo” (la definizione è di Michelangelo Zizzi).
La pubblicazione apre ufficialmente la collana Incipio di Lupo Editore.
Gli otto racconti che compongono “Il Sesto”, infatti, si fondano tutti
su un dubbio percettivo, psicologico, che disperde le energie dei protagonisti,
facendoli cadere nella follia che, in questo caso, diventa una distrazione della percezione.
Nel noir psicotropo in cui sono immersi i protagonisti dei racconti di Delacroix
vengono meno le due coordinate esistenziali fondamentali nelle quali
l’essere umano si trova a vivere: lo spazio ed il tempo.
Lo sfondo quasi costante di tematiche amorose, rende il genere ancora più idiopatico,
irresistibilmente identificante.
L’amare ne Il Sesto rimane la cosa più reale ed unicamente significante,
a dispetto del suo dissolvimento. Così si ama ancora la donna della propria vita
(come nel bellissimo Il volgere del tempo) senza poterla,
a causa di fatti inspiegabili, più rivedere (nel racconto il protagonista
torna indietro nel tempo, ma realmente, fisicamente, mantenendo tuttavia
coscienza del fatto, fino al giorno in cui vede la donna -che avrebbe amato
nel corso regolare del tempo- nascere nel grembo della madre); così si da,
per lettera abbandonata allo spazio, l’addio al figlio lontano anni luce
(in senso letterale del termine, come avviene nel racconto che da il titolo al libro),
mentre si va incontro a una rivelazione ontologica o forse, ancora una volta,
solo percettiva, neuronale. Scompaiono le differenze tra mondo esterno
e mondo interno, tra memoria e attesa del futuro:
il tempo non scorre se non nel flusso circolare del percepire – ricordando..
Eppure le vicende avvengono: suicidi determinati da una falsa percezione dell’altezza;
errate letture del mondo che si riconducono alla fatalità di un nome e che conducono
a costruire la propria morte, apparentemente accidentale; smarrimenti spaziali o
temporali che divengono irreversibili e coincidono col cambiamento irreversibile
della propria collocazione nel mondo.
Nel corso della serata verranno esposte le opere della pittrice tarantina Cinzia Albano
–Ingresso libero –
posti a sedere prima consumazione obbligatoria
Caffè Letterario IN-CENSURATI
Direttore artistico Roberta Fiordiponti
Organizzatore Alessandro Marti
DOMENICA 1 FEBBRAIO 2009 – Presentazione del libro “IL MISTERO DELLA MARCHESA”
Posted in Uncategorized with tags caffè letterarario, ipogeo, libri, marchesa De Beaumont, quadri on gennaio 27, 2009 by ignudaveritas
Caffè letterario
IN-CENSURATI
Direttore artistico Roberta Fiordiponti
Organizzatore Alessandro Marti
ENO’ wine bar , via Roma 4
http://www.caffeletterarioincensurati.wordpress.com
Domenica 1 Febbraio 2009 ore 18:30
Ospiti del caffè letterario saranno Marcello Bellacicco e Angela Ferilli
autori del libro “IL MISTERO DELLA MARCHESA”
Dietro il Mistero della Marchesa, non c’è solo un testo.
C’è un progetto di recupero, importante, di una casa
e di un ipogeo che fanno parte del cuore della Città
Vecchia di Taranto. C’è il sogno di un restauro che
diventa realtà e che, dalle viscere della terra,
chiede solo una nuova vita.
Taranto è una culla di arte e cultura.
Ha bisogno del contributo di tutti per tornare a brillare
di luce propria: ognuno per la propria parte e secondo
le personali possibilità.
L’augurio è che questo Volume – frutto di attenta ricerca,
ma anche di libertà intellettuale e profonda vena creativa –
sia un ulteriore esempio e speranza pratica
perché tutto ciò accada.
Ed è a questo scopo che professionisti del calibro
di Marcello Bellacicco, Mina Chirico, Silvia DeVitis,
Angela Ferilli e G.Mastronuzzi hanno collaborato
ognuno con le proprie competenze alla realizzazione
di un libro che descriva a tutto tondo un manufatto
storico del borgo antico dimenticato e sepolto
dalla polvere del tempo.
L’impegno del Centro Culturale Filonide
sta portando alla luce,con un duro lavoro,
una parte importante della nostra ricchezza storica.
La molteplicità dei canali e le energie profuse
per promuovere questo gioiello, il Palazzo De Beaumont Bonelli,
con il suo carico di fascino e mistero, meritano
attenzione e non possono nè devono rimanere isolati.
Il romanzo in chiave esoterica di Angela Ferilli,
la relazione archeologica di Silvia De Vitis,
le ricerche in Archivio di Stato di Mina Chirico,
la relazione geologica di Giuseppe Mastronuzzi
e l’intervento enzimatico di Marcello Bellacicco,
promotore del tutto, han fatto si che l’opera
sia completa e soddisfi tutte le esigenze e…
le curiosità!
Durante la serata saranno esposti nei locali
dell’Enò Wine Bar le opere pittoriche
dell’artista tarantina Cinzia Albano
– Ingresso libero –
Posti a sedere prima consumazione obbligatoria
Per prenotazioni ed info in-censurati@katamail.com
vincitore concorso ”un foglio nel cassetto”
Posted in Uncategorized with tags Add new tag, Pasquale Lo Savio, vincitore concorso poesia, vincitore concorso prosa on giugno 9, 2008 by ignudaveritas
Pasquale Losavio
Riprendimi riportami
nel centro dell’abisso
che scompaia
nel momento solito
senza domande
che curi l’essere
così il nulla dominatore.
*
Mi ruggisce dentro
vaga coscienza
il cuore del mondo
misura per passo
il cosmo della casa
colma del vuoto
che invano mi sostiene
*
Presa al rostro la Ford Taunus
affossava nel fondo abisso
della nera compressatrice
da dove riemergono dal tempo
le ossa del padre.
Jeans mostrano mutande
al colore di brace
lungo i fianchi attenti
di ragazze inermi
sedute a cavallo
di panche di marmo.
Nessuno dice
il pudore della morte
come virginei vermi
scavare le orbite
se un domani possibile
ancora certo le vedrà
gravide di occasioni
a cavallo di auto sfacciate
solcare il solco delle loro
natiche vermiglie
senza scuoterle
lasciare segni solo
sulla rena lottata
di affannoso piacere.
VINCITORE SEZIONE PROSA
Pasquale Losavio
ATTESA
di Pasquale Lucio Lo savio
http://xoomer.alice.it/pasqualelosavio/
Erwartung: ATTESA, tumulto d’angoscia suscitato dall’attesa dell’essere amato in seguito a
piccolissimi ritardi ( appuntamenti, telefonate, lettere, ritorni ).
Roland Barthes, Frammenti di un discorso amoroso
Aspettavo. Ormai erano due giorni che aspettavo. E’ troppo. Sentivo già di essere preda diun’agitazione incontrollabile. Cercai di non pensarci, ma ogni volta che ci passavo accanto l’occhio
mi cadeva lì, sul cellulare. Cominciai a camminare su e giù per la stanza. Mi siedo. Mi alzo. Mi risiedo. Mi rialzo. Devo farcela, resistere. Sarebbe terribile cedere ancora, la fine. E’ semplice, basta non farlo. Non farlo più, aspettare. Aspettare. Non lo farà mai. Potrei aspettare per sempre. Devo essere forte. Già, ma forte per quale malefica ragione. Cosa sono senza la mia ossessione. Forse dovrei toglierlo di mezzo l’aggeggio, disintegrarlo. Fesso, come se non spuntassero dappertutto. Esco e sono lì, mi aspettano invitanti e immobili, certi della loro voluttuosa delittuosa attrazione. Dovrei essere io a sparire, non morire, la morte è sempre spettacolo, ma svanire, all’improvviso, durante una delle più insignificanti delle nostre occupazioni, non esserci più, semplicemente. Tanto lei non c’è. Non c’è mai quando più intensamente la desideri. E’ di un tempismo assoluto. Dove
sarà, cosa starà facendo. Ed io qui, lontano. E aspetto.
Aspettare che qualcosa succeda. Non può finire così. Non può finire come è cominciata. Già come è cominciata. Un’altra volta ancora facevo un tentativo. Mi dicevo questa è l’ultima prova che faccio. Questa è la volta buona, l’ultima bugia che puoi ripeterti quando non hai niente altro e sei arrivato al fondo. Al fondo ci ero proprio arrivato. Ero divenuto irriconoscibile, sopratutto a me stesso. Più che pietà, mi facevo schifo. Mi ero espanso. Non solo nel mio aspetto esterno, mi ero espanso. Ma anche la mia percezione si era gonfiata, gonfiata. Come se al di là della linea delimitante della mia pelle, la mia coscienza debordasse, si allargasse depositandosi sulle cose , le sentisse prima del mio
corpo e prima degli altri. Accadeva anche per la gente, prima e senza toccarla, la sentivo, sentivo il loro cuore battere, il loro respiro, l’ansia dei loro occhi. E mi muovevo attraversando
affannosamente il turbinio di sensazioni in cui ero immerso. Mi trovavo per l’ennesima volta in quel posto che non so più da quanto tempo frequentassi quasi quotidianamente. Era un modo, forse l’unico, di rimanere attaccato alla certezza di avere un destino.
Molto presto avevo avvertito la sensazione che qualcosa mi aspettasse. Ben presto si era intrufolata, silenziosamente, nella mia mente la sicurezza, la necessità di un destino. Non so come chiamarlo diversamente ma ero sicuro che qualcosa mi aspettava e un giorno mi avrebbe rivelato il motivo nascosto di questa attesa. Questa convinzione mi accompagnava quotidianamente, con la certezza, qualunque cosa facessi, che dovevo farla, per quella cosa lì che mi aspettava in un giorno. Nel gioco dell’immaginazione tutto si ancorava nell’ambito dell’indubitabile. Ogni momento passava pianificato nel nulla di una verità che giocava a celarsi. Tutto ciò era cominciato presto nella mia vita, la vaga e sempre più forte attesa di un giorno rivelatore. Cosa c’è che mi aspetta? Mi lasciavo guidare dalla sicurezza inconcludente di avere un destino che si faceva, man mano il tempo scorreva, sempre più invincibile e irraggiungibile.
Posted in Uncategorized on Maggio 5, 2008 by ignudaveritas
CAFFE’ LETTERARIO IN-CENSURATI
CONCORSO:”UN FOGLIO NEL CASSETTO”
elenco dei partecipanti al concorso
ALBANO PAOLO (POESIA)
AMICO CARLO (POESIA)
ANTONICELLI MARISA (PROSA)
CANGIALOSI CALOGERO (PROSA)
COMETTI MARCELLO (POESIA)
ESPOSITO PALMIRA (POESIA)
LLAPARI ROVENA (POESIA)
LOSAVIO PASQUALE (PROSA e POESIA)
MARZANO LUCA (PROSA e POESIA)
NUZZO ANTONIO (POESIA e PROSA)
PIGNATELLI LUIGI (POESIA)
PORZIO GIUSEPPE (PROSA)
SAVOIA SALVATORE (POESIA)
SPADA FABIANA (POESIA)
domenica 4 Maggio-concorso di prosa e poesia-UN FOGLIO NEL CASSETTO-
Posted in Uncategorized with tags concorso di poesia e prosa on Maggio 1, 2008 by ignudaveritas
Caffè letterario IN-CENSURATI
Direttore artistico Roberta Fiordiponti
Organizzatore Luca Marfella
all’ENO’ wine bar via Roma 4 TA
www.caffeletterarioincensurati.wordpress.com
DOMENICA 4 MAGGIO ore 19.00
‘’UN FOGLIO NEL CASSETTO’’
CONCORSO DI POESIA E PROSA PER DILETTANTI
TUTTI COLORO CHE HANNO UN SOGNO..LEGATO A UN FOGLIO…NEL CASSETTO
POSSONO PARTECIPARE AL CONCORSO.
Due le sezioni:
Sezione A) prosa
I TESTI SELEZIONATI DALL’AUTORE NON DEVONO SUPERARE I 5 MINUTI DI LETTURA – ARGOMENTO LIBERO (OVVIAMENTE!).
Sezione B) poesia
3 TESTI POETICI (NON SUPERIORI A 40 VV. L’UNO) SELEZIONATI DALL’AUTORE – TEMA LIBERO
LA GIURIA SARA’ COMPOSTA DA:
MICHELANGELO ZIZZI
ANGELA FERILLI
ERMINIA DAEDER
GIUSEPPE MAZZARINO
LA SCADENZA PER ISCRIVERSI E’ VENERDI’ 2 MAGGIO ALLE ORE 24.00
PREVIA CONSEGNA DEI PROPRI DATI (NOME, COGNOME , DATA DI NASCITA)
E DEI TESTI SELEZIONATI, IN TRIPLICE COPIA CARTACEA DA CONSEGNARE ALL’ENO’ WINE BAR ,VIA ROMA 4 TA- OPPURE INVIARE TRAMITE MAIL ALL’INDIRIZZO ignudaveritas@hotmail.com SPECIFICANDO NELL’OGGETTO DELLA MAIL ‘’UN FOGLIO NEL CASSETTO’’
Erminia Daeder (Taranto, 1959) insegna lettere nella scuola secondaria superiore.
Suoi scritti sono apparsi sul ‘Quotidiano’ di Lecce (1985, 1986) e, più recentemente, su http://www.musicaos.it (2005, 2007), sulla rivista ‘Pagina zero-Letterature di frontiera’ (n.8, 2006), sul quindicinale di Taranto ‘La voce del popolo’ (n.13 e n.15, 2006), sul blog collettivo ‘Viadellebelledonne’ (www.viadellebelledonne.wordpress.com), su “Books Brothers, per una scrittura a trazione anteriore” (www.booksbrothers.it), su http://www.oboesommerso.splinder.com.
E’ presente nell’antologia poetica ‘Navigando nelle parole’ (vol.14, 2005), Edizioni Il Filo e nel diario poetico ‘Il segreto delle fragole’ 2006 (LietoColle), ‘Il segreto delle fragole’ 2007 (LietoColle) e ‘Il segreto delle fragole 2008’ (LietoColle).
Segnalata al concorso ‘Parole per comunicare 2004” e al premio “Lorenzo Montano 2006” della rivista Anterem per ‘una poesia inedita’, premiata con segnalazione al premio ‘Lorenzo Montano 2007’ della rivista Anterem per ‘una poesia inedita’.
Angela Ferilli nasce a Taranto, l’11/10/1955 dove vive e lavora. Laureata in Filosofia all’Università di Lecce, consegue quattro abilitazioni all’insegnamento con concorsi a cattedra, senza mai utilizzarle. Vince nel 1982 un concorso per educatrice di asilo nido comunale e sintetizza questa significativa esperienza in un saggio sul bambino da zero a tre anni, a casa e in asilo, in un saggio dal titolo “Progetto bambino” che, pubblicato dall’Editrice Scorpione nel 1988, viene adottato come libro di testo di “Esercitazioni pratiche” in numerosi istituti professionali sull’intero territorio nazionale. Nel 2000 vince un concorso da capo ufficio, sempre nell’ambito dell’Amministrazione comunale, e transita dall’area educativa a quella amministrativa nella quale opera tuttora come “referente della Comunicazione” della Direzione Pubblica Istruzione Cultura Spettacolo Sport. Nel dicembre 2006 pubblica una biografia romanzata dal titolo “Sulle tracce di un padre… un cammino a ritroso” sulla figura di Don Michele Grottoli, parroco della basilica cattedrale di San Cataldo, dagli anni ’60 agli anni ’90 del secolo scorso; uno spaccato dell’isola città vecchia, problematica e in rapida disgregazione, che fa da cornice allo spirito profondamente cristiano di un padre, di un uomo semplice fra la gente.
Michelangelo Zizzi, pugliese,di Martina Franca , lavora presso l’Università
di Lecce, dove insegna al Master di ‘ Testo creativo e didattica della letteratura’’.
Ha pubblicato le raccolte di versi :
La casa Cantoniera(Stampa ,2001) e La primavera ermetica(Manni ,2002); oltre a collaborare con ‘Nuovi Argomenti,L’Immaginazione,
riviste letterarie come Poesia , La Mosca e Versodove.
E’ presente in numerose antologie e ha
prodotto saggi critici su Campana ,Bodini ,Comi.